Piangiamo la morte di una nostra collaboratrice

Inserito da Giorgio Gatta giovedì 06 settembre 2012

Si chiamava Anna Baccini ed era di Reggio Emilia.

Abbiamo saputo solo ora della sua morte attraverso la newsletter di un'associazione di promozione di viaggi a piedi: è stata infatti organizzatrice di viaggi in Marocco per la Boscaglia ed era guida di Vie dei Canti per i viaggi a piedi in Marocco. È morta lunedì 20 agosto a Modena dove era ricoverata in seguito alle gravi ferite riportate per una rovinosa caduta sulle sue care montagne dell'Appennino. Aveva 59 anni.

Ci aveva contattati tramite il nostro sito e vedendo il nostro viaggio in Marocco aveva fatto una lunga chiacchierata con Andrea, nostro referente del viaggio.

A fine aprile di quest'anno la incontrai. Non so il motivo per cui avesse scelto noi, una persona della sua esperienza. Forse perché eravamo una realtà tutto sommato a lei vicina o forse le ispirava la nostra semplicità di piccola associazione. Sta di fatto che ispiravamo simpatia in lei.

Non ci volle molto per stabilire un feeling: avevamo la stessa comprensione della realtà e di cosa volevamo dai nostri viaggi. Era una persona dura nelle sue affermazioni e determinata, ma era di quella durezza fondata da una lunga esperienza sul campo e per questo andava rispettata. Aveva in mente di rivedere la sua permanenza in Marocco dove solitamente passava metà dell'anno, voleva investire meglio e più efficacemente sulla parte dei viaggi.

In Marocco viveva in un villaggio in cui aveva una sua abitazione, ai confini del deserto e tutta la sua attività consisteva nella conoscenza, nella promozione e nell'emancipazione economica e sociale delle donne del villaggio.

Sembrava avesse una sorta di infinita riconoscenza per quelle donne, per quello che le avevano dato e sentiva che forse non stava facendo abbastanza e che poteva fare di più.

Quando poi ha iniziato a parlare sui possibili futuri viaggi da progettare, la sua voce si ricaricava di entusiasmo - pensando a viaggi tra donne e per sole donne - ed era certo che pensava di poter fare dei bei progetti di viaggio con noi.

Ci teneva molto a viaggi che non fossero un'invasione di campo, che fossero all'insegna del rispetto delle culture e delle genti.

Entrare nei villaggi in punta di piedi, questo voleva fare, in ascolto di tutto!

La pensava esattamente come noi!

Non so perché avesse scelto proprio T-ERRE e rimane un mistero per me.

Come un mistero sono le persone che passano nella nostra vita e che ci lasciano dentro la nostalgia di quell'incontro, unico...


Anonimo ha commentato domenica 23 settembre 2012 21:56:57
mi unisco nel ricordo
di Anna conosciuta in Marocco
con tristezza
Valentina Rolla
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