Sud Madagascar: Bellezza, povertà e turismo non in contraddizione

Inserito da Giorgio Gatta mercoledì 08 febbraio 2017

Il Madagascar intero, non solo il Sud, è uno dei Paesi più belli del Mondo.

Affermazione categorica, sintetica, priva di forse. Chi ci mette troppi forse, condizioni e condizionali, congiuntivi e premesse, ...non stia neanche a proseguire la lettura. Cambi pagina, più facile intendersi.


Uno di quei 10 Paesi al Mondo in cui uno dovrebbe recarsi almeno una volta nella vita e anche presto, prima che cambi.


Il turismo è in leggera crescita, anche se a livelli di un decimo delle potenzialità.


Sono in contraddizione turismo e povertà? No, in Madagascar è un evidente no.


Non è la povertà che crea pensieri, preoccupazioni.

Si può serenamente parlare della povertà di questo Paese - per diverse Agenzie internazionali il più povero al mondo, per altre nelle ultime 5 posizioni - senza minimamente graffiare potenzialità turistiche.


A rallentare il turismo sono le tensioni, gli odii religiosi o razziali, i conflitti, le dittature, i grandi inquinamenti, le contraddizioni eccessive tra lusso di pochi e miseria di tanti, il fondamentalismo, il pericolo e l'ostilità, il sentirsi odiati negli sguardi delle persone.


Questo mette preoccupazione, ed è esattamente quanto non incontrerai in Madagascar.


Ed è il senso della povertà, che è diverso.

Ho viaggiato in tanti Paesi con il pensiero avvolto dalle domande del perchè della povertà, delle cause, della responsabilità, delle colpe, delle responsabilità storiche ecc.

In Madagascar questa ansia è leggera, il pensiero non corre al passato ma al presente o al futuro: come posso io aiutarli?

E' una povertà coinvolgente, non respingente. Ecco perchè tra i nostri volontari tantissimi hanno iniziato a interessarsi della povertà dopo un viaggio turistico.


E' una povertà che ha un fascino diverso, spesso incomprensibile.

Se andate in Egitto potete dormire tutto il tempo da una piramide (o simili) alla successiva; c'è una serie di hotspot da vedere, il resto prende poco.

In Madagascar è quello che vedi dal finestrino che rapisce, sono i villaggi, sono i mercati, sono le persone e i bambini, non hai mete irrinunciabili, appuntamenti.

Scaricate le foto dalla vostra macchina fotografica dopo un viaggio in Madagascar: due terzi parleranno della gente e della povertà, poi forse qualche lemure e un po' di parchi e di mare.


In Egitto hai bisogno di guide per capire le piramidi, in Madagascar hai bisogno di una guida per capire la povertà fuori dal finestrino, una brava guida che ti accompagni per strada o nei paesi e ti spieghi cosa coltivano, come costruiscono, i diversi gruppi, le superstizioni, gli usi, le cose strane dei mercati. Sennò non capisci la povertà e non capisci il Madagascar.


Un'ultima considerazione: per noi bellezza, povertà e turismo non sono in contraddizione, non occorre nascondere nulla, la povertà non deve limitare il turismo, la promozione del turismo non deve nascondere la povertà e compromettere opportunità di aiuti visto che è un Paese bello e turistico.


Per noi il turismo responsabile è un mezzo per vivere e avvicinarsi alla povertà che ha bisogno di aiuto in uno dei Paesi più belli e pacifici del Mondo.


E ora aspettiamo voi in Madagascar e il vostro sostegno alle associazioni italiane che ci operano, per far diventare questo Paese sempre più bello non sempre più ricco, per uscire dalla miseria non dalla povertà.



Marco Sassi

Presidente Coordinamento VIM - Volontari Italiani per il Madagascar


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