L’Agenda della pace 2026 è un invito a rifiutare la violenza come strumento di risoluzione dei conflitti

Inserito da Giorgio Gatta giovedì 23 ottobre 2025
L’Agenda della pace 2026 è un invito a rifiutare la violenza come strumento di risoluzione dei conflitti.

Pensiamo infatti che, soprattutto in un momento storico in cui tanti conflitti sono in corso in tutto il mondo, con l’inasprirsi della crisi in Medio Oriente, la guerra mai spenta tra Russia e Ucraina, le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Iran, e il rischio imminente di un’escalation nucleare, la violenza non sia la strada da perseguire.

Solo scegliendo il dialogo, la diplomazia e la cooperazione tra i popoli possiamo spezzare il ciclo dell’odio e aprire la strada a un futuro di pace.

Nel compilare l’Agenda della pace 2026 abbiamo rielaborato alcuni articoli e dati che sono il risultato dell’attività editoriale e progettuale della Cooperativa Com Nuovi Tempi, di cui la Rivista e il Centro Studi Confronti sono espressione.
Si ringrazia il centro LIBREXPRESSION (Fondazione Giuseppe Di Vagno), centro euro-mediterraneo per la promozione della libertà di espressione e della satira politica, per la concessione delle illustrazioni. (www.libex.eu/), Doriano Strologo e Sara Turolla, autrice anche della copertina di quest'anno.

Confronti
mensile di religioni, politica, società

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