Il tempo è un dono

Inserito da Giorgio Gatta giovedì 15 giugno 2017

Torna alla Reggia di Colorno il Festival della Lentezza, dal 16 al 18 giugno. Il tema dell’edizione 2017 sarà il cammino, idea intorno a cui è stato costruito il programma culturale dell’evento, che alternerà concerti a spettacoli teatrali, presentazioni di libri a incontri pubblici, e anche laboratori e attività ricreative pensate per bambini e famiglie.


L’iniziativa è promossa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi e dal Comune di Colorno, col patrocinio della Provincia di Parma e della regione Emilia Romagna, in collaborazione con Fondazione Mario Diana, Libera, Banca Etica, Slow Food, Cai, Legambiente e Rai.


Alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi stamattina (ieri, n.d.r.) in Provincia, hanno partecipato: Michela Canova Sindaco di Colorno e Delegata al Patrimonio della Provincia di Parma, Marco Boschini direttore artistico del Festival della Lentezza e coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi, Mariangela Guandalini, Dante Corradi consigliere di amministrazione della Fondazione Cariparma e Fabrizia Dalcò Presidente Consiglio di zona Coop Alleanza 3.0 Parma, Colorno, Sorbolo, tra i main sponsor dell’iniziativa.


“Ci sono diversi modi di camminare, e durante il festival proveremo ad approfondirne alcuni – dichiara Marco Boschini Si parlerà del cammino interiore di ciascuno di noi, ma anche del cammino della fuga con gli esempi di accoglienza e integrazione che porteremo a Colorno. Ci sarà spazio anche per il cammino del viaggio legato al turismo, con la vetrina dei borghi virtuosi e molto altro ancora”.


“Si tratta di un’occasione molto attesa, un momento di scambio tra gli aderenti all’Associazione Comuni Virtuosi e una sorta di “fiera di settore” in cui gli amministratori pubblici si confrontano e decidono come procedere nelle loro pratiche di buona gestione – afferma Michela Canova – Ci riempie di orgoglio che Colorno e la sua Reggia possano essere la quinta perfetta per questo evento. Diamo il nostro benvenuto a tutti i colleghi e a chi vuole trascorrere piacevolmente un po’ di tempo da noi, con la giusta lentezza.”


Perché “il tempo non è un contrattempo, un fastidio, un oggetto, ma un dono, un bene comune da tutelare, custodire, vivere ad ogni istante con la giusta dose di spensieratezza e lungimiranza” come si legge nella “Carta Costituzionale” del Festival.


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