Il film Rwanda a Venezia: Un’avventura meravigliosa

Inserito da Giorgio Gatta lunedì 10 settembre 2018

Quella di Venezia è un’esperienza difficile da spiegare. Una valanga di sensazioni contrastanti: l’eccitazione di trovarci nella cornice di uno dei festival cinematografici più importanti del mondo, la consapevolezza di essere piccoli piccoli con un film che è solo un’opera prima (piena di passione, ma pur sempre frutto di una produzione indipendente povera di mezzi), la paura di sentirci inadeguati all’interno di una vetrina fatta di abiti da sera e scarpe eleganti…


Venezia è tutto questo e non possiamo che essere grati all’Universo (e a tutti coloro che hanno creduto in questo film) per averci regalato una premiere così illustre (in collaborazione con “Le Giornate degli Autori”).


Non una, ma cinque proiezioni. Abbiamo ricevuto così tante richieste di partecipazione che non avremmo mai potuto soddisfarle con una proiezione soltanto. Da qui la sfida di trovare un auditorium ad hoc che ci permettesse 5 proiezioni consecutive nell’arco di tre giornate dedicate a Rwanda.


La gente entra in sala e si accomoda. Io salgo sul palcoscenico (poco dopo mi raggiungeranno Mara, Riccardo e Massimo). Poche parole di introduzione, le luci si abbassano e il film ha inizio.


Ed ecco alla fine della pellicola avvenire una cosa strana che non ci saremmo mai aspettati. Al termine di 90 minuti il pubblico applaude, comincia a farlo e non smette fino al termine dei titoli di coda… Applaude la signora che casualmente ha saputo della notizia, applaude lo studente, applaude il ragazzo con il badge della mostra al quarto film della giornata (e che ci confessa poco dopo: «pensavo che avrei visto 10 minuti e poi me ne sarei andato…»).


La gente applaude ed esce con gli occhi bagnati. Altri hanno bisogno di un abbraccio misto ad un grazie.


Questo vale più di tutti i tappeti rossi, i vestiti eleganti, la giacca che non imparerò mai ad indossare e le scarpe che stringono… Quell’abbraccio – vi giuro – vale più di Venezia, perché mi fa credere che qualcosa, seppure piccolo, lo abbiamo fatto per cambiare il cuore della gente.


Grazie per esserci stati vicini in questa meravigliosa, indimenticabile esperienza. Ora Rwanda inizia il suo vero cammino, quello della sua distribuzione in sala (in Italia e all’estero). Non vediamo l’ora di darvi qualche bellissima news!


Ancora grazie di cuore!


Marco Cortesi


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