"Il cinema è sempre necessità"

Stasera a Faenza finalmente il film RWANDA, all'Arena Cinema Europa!
Inserito da Giorgio Gatta martedì 09 luglio 2019

Ischia è straordinaria e forse lo è ancora di più perché in questi sei giorni la bellezza dei tramonti e del mare era solo secondaria. In questi sei giorni abbiamo visto un’intera isola trasformata in un monumento al cinema italiano e internazionale.

 

Un festival cinematografico è eccitante, entusiasmante… Ti aggiri con un pass tra i meandri di un enorme castello scavato nella roccia e trasformato nel più grande cinema all’aperto del Sud Italia… È una di quelle situazioni in cui ti siedi su di una meravigliosa terrazza incorniciata dai fiori e qualcuno ti dice all’orecchio: “Ma hai visto chi è seduto al tuo fianco?!”

 

Grandi attori, grandi attrici, grandi registi… e questo è bello, meraviglioso, ma c’è qualcosa di più importante con il quale torno a casa grato di essere stato parte di un festival così illustre con il nostro film, un’opera prima, indipendente, insieme a tanti grandi nomi: la consapevolezza di che cosa forse il cinema (e la vera arte) siano per davvero.

 

Mentre una vecchia basilica diroccata si preparava a diventare per una notte un cinema immerso nel buio di un cielo stellato attraversato dai gabbiani, Alessandro Borghi introduce la proiezione del film “Sulla mia pelle” nel quale interpreta con una potenza disarmante la tragica storia di Stefano Cucchi. Ed ecco che una frase si mescola alle altre e quasi passa inosservata, ma per me appare in quell’istante carica di una verità che toglie il fiato.

 

Alessandro afferma al microfono: «Il cinema nasce sempre da una necessità»

 

E so che forse altre migliaia di persone hanno detto esattamente le stesse parole quasi fosse una di quelle frasi che potresti cercare su Google e scoprire detta in centinaia di interviste, ma in quel momento sulle labbra di Borghi quelle parole mi appaiono nuove, come sentite per la prima volta!

 

"Il cinema è sempre necessità"

 

Non avete idea di quale verità io ritrovi in questa frase. È la necessità a rendere il cinema differente da una serie televisiva, da una fiction, da una soap opera… Se queste nascono per intrattenere e per NON farci pensare, il cinema nella sua disarmante difficoltà di essere pensato, scritto, prodotto e realizzato, nasce invece esclusivamente per FARCI pensare! La necessità è proprio quella di avere nel cuore una storia, una verità che devi raccontare… e non ce la fai più a tenerla solo per te! Questa è la necessità di cui parla Alessandro, questo è il bisogno, questa è la follia di intraprendere un viaggio tanto difficile (e indimenticabile) come un film!


Dio sa quanto questo sia il vero motivo che sta dietro questo nostro piccolo film chiamato “Rwanda” con il quale siamo qui in quest'ultima notte di festival.


La meraviglia di questi giorni passati su di un’isola fatta di cinema è stata sì quella di condividere uno schermo al fianco di tanti nomi importanti che improvvisamente siedono al tuo fianco durante un aperitivo al tramonto, sorridono e scambiano due chiacchiere con incredibile, meravigliosa umiltà, ma prima di tutto è stata quella di accorgermi di essere parte di un piccolo clan mosso dalla necessità di raccontare storie che aprano gli occhi, aprano i cuori e forse come recita un grande poster appeso al centro del nostro studio: sappiano renderci un pochino più felici.


Grazie Ischia Film Festival


Un grazie di cuore a Michelangelo Messina, fondatore e direttore artistico, e Boris Sollazzo, co-direttore artistico. Grazie di tutto!

 

Marco Cortesi

 

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