Lettera da Survival International Italia

Inserito da Giorgio Gatta sabato 21 marzo 2020

Cari amici,

questo è ovviamente un momento molto difficile. Siamo infinitamente grati ai medici, agli operatori sanitari, alla protezione civile, ai volontari e a tutti coloro che stanno facendo anche l’impossibile per combattere l’emergenza e assistere chi ne ha più bisogno. Da parte nostra, ci siamo attivati ancor prima del blocco per lavorare da casa dando così il nostro immediato contributo al contenimento. 

Vi scrivo con la speranza che il virus risparmi il più possibile voi e le vostre famiglie, ma anche per rassicurarvi sul fatto che noi stiamo continuando a lavorare a pieno regime e senza sosta, proprio come abbiamo fatto per quasi due generazioni. Siamo ben attrezzati per il lavoro da remoto in tutti i paesi, e utilizziamo da sempre le migliori tecnologie per comunicare, agire e condurre campagne (siamo informatizzati dal 1984 e, per risparmiare, usavamo già le email tra i nostri uffici quando le chiamate internazionali costavano ancora una fortuna!).

Posso anche assicurarvi che, con i nostri oltre 50 anni di esperienza, non vi è assolutamente nessun rischio che il nostro staff possa trasmettere agenti patogeni pericolosi ai popoli indigeni.

Inevitabilmente, subiremo un calo delle donazioni, ma siamo pronti a far fronte anche a questa difficoltà. Come sapete, non dipendiamo da sovvenzioni governative né siamo controllati dalle grandi fondazioni. Siamo abituati da sempre a gestire e far fruttare al meglio quel poco che abbiamo e possiamo pertanto sopportare una temporanea flessione senza ridurre le nostre attività nemmeno di un briciolo. 

Anche perché non possiamo permetterci di abbassare la guardia! Questo è infatti un momento estremamente pericoloso non solo per le tribù incontattate ma anche per i popoli indigeni in generale. Bolsonaro in Brasile, Modi in India, Duque in Colombia… Ci sono tanti governi e aziende pronti a sbarazzarsi dei popoli indigeni e, con i riflettori dei media e dell’attenzione pubblica puntati altrove, siamo sicuri che intensificheranno gli attacchi. Ma potete star certi che continueranno a trovarci sulla loro strada! 

Continueremo a collaborare con i popoli indigeni e a sostenerli strenuamente, e anche loro continueranno a lottare confermando ancora una volta la loro incredibile resilienza e capacità di mantenere la propria identità unica di fronte alle peggiori avversità. 

Non dimenticate neppure che loro restano di gran lunga i migliori custodi del mondo naturale. La battaglia che stanno conducendo per i loro diritti e per le loro terre è anche la più potente arma che abbiamo per contrastare la crisi climatica e quindi il futuro di tutti. 

Non vi chiedo denaro in questo momento difficile. Ma certamente mi appello a tutti voi affinché continuiate a sostenere i popoli indigeni con le vostre e-mail in questo pericoloso periodo facendo passaparola nei social media e rispondendo, se solo potete, alle nostre richieste di azione urgente non appena le manderemo. 

Insieme, #celafaremo.

Per i popoli indigeni, per la natura, per tutta l’umanità.

 Grazie,

Francesca Casella
Direttrice Survival International Italia



PS. A differenza di molte Ong, per preservare integrità e indipendenza, Survival non accetta denaro dai governi. Per sostenere la lotta dei popoli indigeni nel mondo dipendiamo interamente dal tuo contributo. Aiutaci con una donazione. Senza di te, Survival non esisterebbe.


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