La semplicità e le relazioni sono le basi di qualsiasi business

Inserito da Giorgio Gatta venerdì 17 giugno 2022
Vagando fra gli espositori di "Calici al Castello", lo scorso fine settimana, un banco attrae la mia attenzione, quasi disallestito e con materiale divulgativo al minimo.

Solitamente le cantine vitivinicole colpiscono i visitatori per il loro catalogo patinato e una grafica formale ben organizzata.

Questa ha solo una cartolina con una bella immagine con su scritto "Chiosco della Rovere" e un sottobicchiere: Tenuta Villa Rovere Forlì - vini e degustazioni - Chiosco della Rovere.

"il nostro menù" al centro con un QR Code e un indirizzo social.

Una comunicazione semplice ed essenziale ma mi colpisce subito per lo stile completamente differente dagli altri.

Altrettanto diretto, semplice ed essenziale, è il ragazzo al banco:

"Ti invito a una cena di pesce con un vino speciale".

E così mi ritrovo in vigna alla Tenuta Villa Rovere con il mio brogliaccio per prendere appunti, la macchina fotografica: perché non si sa mai che capiti qualcosa di interessante.

Il ragazzo mi riconosce e mi fa un po' da cerimoniere accompagnandomi alla mia postazione ed esplicitando come funziona l'organizzazione della cena...

Mi trovo attorno a un laghetto dove sono dispiegati botti, tavoli, sedie o balle di fieno: il tutto molto suggestivo (siamo in aperta campagna!) e bene illuminato per la sera.

Enbeh direte voi, tutto qui?

Ancora una volta mi colpisce l'estrema semplicità della situazione: all'apparenza non si sono inventati qualcosa di stupefacente!

Ma passeggiando intorno al lago ti accorgi che le persone sono contente di essere lì e che non vorrebbero essere in nessun altro posto.

Molti si conoscono e l'impressione è che stiano proprio bene in quel luogo: in pratica oltre alla qualità del servizio, l'elemento differenziante sono le pubbliche relazioni!

Quindi fra un fritto misto e un caffè, parlando con il ragazzo e la cassiera, faccio a loro l'esempio del mio formatore Walter Klinkon che mi ha pronunciato recentemente a Rimini: senza i PR (pubbliche relazioni) i locali chiuderebbero.

Sono le relazioni che tengono in piedi il business e sottolineo il mio pensiero: da qui al prossimo futuro non sarà più la tecnica fondamentale per il successo - in tutti i campi - ma le relazioni e quindi se sei bravo a relazionarti con gli altri.

A un certo punto il ragazzo mi fa conoscere una coppia con la quale c'eravamo conosciuti (lei) a Calici al Castello.

Esordisco dicendo: "Sì mi ricordo di te come visitatrice!"

Lei un po' indispettita mi risponde:

"Ma no, non ricordi che ero dietro al banco della Corte San Rufillo?"

Mi scuso e mi viene in mente quanto mi diceva una ex morosa sui limiti di noi maschetti con i nostri due neuroni che si rincorrono a vicenda dentro il nostro cervellino.

Ok... Interviene lui che mi fa un lungo discorso interessantissimo ma io avendo la musica che mi rimbomba nelle orecchie non ci capisco nulla...sempre dovuti ai limiti umani appena accennati...

Capisco che è un Conte e che vorrebbe disintegrare tutti i comunisti ed a un certo punto, esponendo la mia consueta cazzata quotidiana (che non perde tempo a farmela capire) riesce a scardinare un bel malloppo di stereotipi che si erano insinuati nella mia testa...

Ci congediamo, contento dell'incontro...malgrado tutto...per avere imparato qualcosa...

E mentre mi sto preparando per andare via, si presenta un uomo che dice che è il padre del ragazzo, il quale mi racconta la storia estremamente affascinante della sua famiglia.

Si può dire che la sua famiglia ha fatto la storia di Terra del Sole - Castrocaro!

Un suo avo nel XV secolo è stato chiamato a Terra del Sole a comandare la città fortificata che era terra di confine con lo Stato Pontificio.

E nel 1700 un ramo della famiglia si staccò andando con lo Stato della Chiesa - alla quale appartiene lui - dal Granducato di Toscana.

Altre mirabolanti avventure ci siamo raccontati con Alessandro, ma non è questo né il tempo e né il luogo per raccontarle...

Vi dico solo che Alessandro mi offre un nocino e senza sapere quello che sto facendo - essendo astemio - accetto con entusiasmo, mentre il ragazzo si affretta a dire:

"Guarda che lui è..."

E stando all'ordine ricevuto lo ingurgito tutto di un fiato.

"Buono!" - urlo io.

Nel salutarmi il ragazzo mi invita a un altro evento in vigna e io sarò fatto male ma gli inviti non li rifiuto mai!

Anche questa storia fa parte degli Itinerari nei Borghi della Romagna!

Stay tuned!

Giorgio Gatta

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