Mi chiamo Egiziano!

Inserito da Giorgio Gatta mercoledì 20 luglio 2022

Mentre parlo con questa ragazza, lei mi presenta una persona a fianco che ci sta ascoltando:

"Ecco una persona che ne sa di cose di Punta Marina!"

Lui dice che si chiama "Egiziano".

Prevenendo la mia reazione afferma:

"Sì certo mi chiamo Egiziano e non perché sono nato in Egitto!"

Ha 75 anni e anche se è nato a Civitella di Romagna è a Punta Marina da sempre.

E lui ricostruisce la sua storia così: "Mio padre era prigioniero in Sicilia degli Alleati e sembrava che lo volessero deportare in Egitto, ma poi non successe...per cui per lo scampato pericolo..."

Mi racconta di come si viveva un tempo a Punta Marina con le sue strade sterrate tutte polverose e le poche strade ghiaiate che erano già un lusso!

Fino all'ultimo dopoguerra era un paese di contadini e infatti c'erano campi dappertutto, ora scomparsi.

C'erano due strade che si incrociavano e poi si iniziò con il Bagno Bologna e poi venne il LIdo Miramare.

Difatti dai capanni in spiaggia la gente del luogo poco alla volta si inventò un lavoro.

Mi racconta di bunker in spiaggia e nelle pinete e di un monumento agli avviatori defunti...e io divento sempre più curioso per cui mi dice:

"Vuoi venire a farti un giro?"

E io manco a dirlo non mi faccio sfuggire l'occasione.

Il monumento agli avviatori defunti della seconda guerra mondiale si erge in uno stato di abbandono impietoso e il degrado è talmente evidente (sterpaglie e rovi tutt'intorno) che non ci fai caso al monumento quando passi di lì.

Da quello che mi dice Egiziano il monumento - lungo la strada principale che va verso la spiaggia - è sconosciuto perfino alle autorità e io non faccio fatica a credergli.

Mi viene in mente che dei bunker di Punta Marina me ne aveva parlato l'amico Bruno Zama, ma non avevo avuto l'occasione di partecipare ai "Bunker Tour".

Questi bunker mi appaiono subito maestosi e bellissimi.

Parliamo con una signora giovane che sta rassettando il suo cortile con a fianco il bunker: orgogliosa e ben consapevole di essere proprietaria di un bene storico.

Continuiamo il nostro giro - fantastico a dir poco! - dal bunker a fianco della sede del Corpo Forestale a quello cannoneggiato che a me sembra una scultura che è rimasta tale e quale dai tempi della guerra.

"Vedi i ferri, sono tutt'altro che arrugginiti: - mi aggiunge Egiziano - è perché usavano della roba buona!!"

(Parte seconda)

 

Giorgio Gatta

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