A Santa Sofia succede l'incredibile!

Inserito da Giorgio Gatta mercoledì 10 maggio 2023
Milena è con l'Ape Car rossa di Sophia in Libris e Orfeo è con il suo Vespino: ci scortano al parcheggio.

Il pullman si ferma in uno spiazzo già occupato da un camion che vende il vino con tante persone che gli stanno attorno.

Gli amici-clienti di Domino Experience scendono un po' alla volta e non capendo quello che stia succedendo, ironizzano sui santasofiesi che bevono vino di prima mattina.

A fine giornata - dell'itinerario nei Borghi della Romagna - mi fermo a fare delle chiacchiere con i volontari della Pro Loco di Santa Sofia dell'associazione Mani in Pasta e mi dicono che una volta all'anno vengono a distribuire il vino dal Piemonte solo per la gente di Santa Sofia.

Prima del Covid venivano addirittura con le autobotti, ma adesso non si può più fare e quindi fra damigiane, taniche e brik, ognuno si prende quello che ha prenotato.

Questa è la fotografia ideale della giornata: vi ricordate quando parlavo dell'importanza della coesione sociale nei Borghi come principio imprescindibile per la crescita economica e sociale?

Ecco, a Santa Sofia è tutta una popolazione che si muove, che si organizza insieme, senza quegli steccati che si frammezzano solitamente fra un individuo e l'altro.

Mi sono sempre interrogato sul motivo che Santa Sofia si distinguesse fra tutti i borghi dell'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese per essere più avanti degli altri in termini di progettazione e sviluppo del territorio.

Mi sembrava che qualcosa mancasse a un'analisi pura e semplice basata su un potere politico dominante di una piccola classe politica di paese.

Domenica l'ho capito!

Sta nella serenità e nel vivere felice dei suoi abitanti!

Tutti hanno una storia da raccontare e si percepisce a pelle nella semplicità del rapporto che si istaura con loro che è proprio bello stare insieme.

È quello che cerca il turista oggi!

È gente che non ama mettersi in mostra: lavora e basta, amando con tutto sé stessa il Borgo.

Per cui capita che con naturalezza estrema, MIlena e Stefano, si alternino nel parlare come se fossero guide navigate che fanno questo lavoro di mestiere tutti i giorni.

E capita pure che da un saluto istituzionale del Sindaco si passi senza accorgersene a una convesazione fra amici con lo stesso Daniele Valbonesi.

È chiaro che amministrare la cosa pubblica è avere una macchina comunale che va con un filo di gas, perché se sono i suoi abitanti a pensare al benessere del Borgo, Tu Amministratore ti puoi concentrare a fornirti gli strumenti per la crescita del Borgo.

Il santasofiese è una persona umile che pensa di non fare nulla di straordinario, ma li devi andare a scoprire con la stessa umiltà e semplicità per ritrovarti una volta a casa più arricchito dall'esperienza.

Mi ha fatto ridere quando Stefano a un certo punto nell'esporre, sia in latino che in italiano, una delle tante piante in cui veniva sollecitato a nominare, ha detto:

"Siete fortunati perché faccio il giardiniere di mestiere!"

Rido come un matto quando gli dico che non lo doveva dire!

Questi sono i Borghi della Romagna!

Stay tuned!

Giorgio Gatta

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